Database delle pubblicazioni
Insegnare al principe di Danimarca
Melazzini Carla
Sellerio editore Palermo
Palermo – settembre 2011
book
italian
Insegnare al Principe di Danimarca è il risultato di un lavoro di composizione basato sugli scritti di Carla Melazzini, maestra di strada scomparsa due anni fa. Il principe in questione è un ragazzino, Mimmo, 15 anni, sicuro di dover uccidere l’uomo che ha sottratto a lui e ai suoi quattro fratelli la madre. Il libro descrive le esperienze di undici anni di lavoro di un gruppo di docenti nel progetto Chance e parla delle vicende di ragazzi napoletani che hanno abbandonata la scuola.
Parla di insegnanti che hanno lavorato con adolescenti “per stabilire con loro un dialogo educativo e di vita” per riparare ai danni fatti dal fallimento scolastico precoce nelle metropoli meridionali, nei quartieri degradati della Napoli un tempo industriale e operaia, oggi ridotti da una disastrosa deindustrializzazione a teatro di guerra di bande criminali. Il progetto Chance si occupa di studenti che hanno perso il bisogno di imparare, bruciato da frustrazioni e povertà, insidiato dalla prossimità con la violenza e le brutalità in famiglia e per strada, frustrato da una scuola che “gli parla sopra”, da “un’istruzione imposta, che non buca la superficie”, da un’istituzione che non sa fare altro che bocciarli una volta, e poi ancora un’altra. E individua un metodo per provare a tirarli fuori, metodo che un gruppo di insegnanti si sono inventati passo passo e di cui descrivono i passaggi tormentati e difficili.
Melazzini scrive parole asciutte, senza retorica e senza indulgenze e svela verità sgradevoli e lontane dalle rassicuranti analisi della sociologia dell’educazione. La povertà che è anche dipendenza e attaccamento ai suoi “vantaggi secondari”. Le mamme, spesso diffidenti di quel modello di scuola che percepiscono come pericolosa perché apre prospettive di relazione e di vita sentite come inaccessibili, sono oscuramente ostili a successi scolastici che potrebbero costringerle a prender atto dei propri fallimenti. Tanti ragazzi tentati di uscire dalla fragilità con l’affiliazione a un “Sistema” che, prima ancora che soldi e moto costose, garantisce il “rispetto”. Tante ragazze strette tra il modello femminile di mamme, nonne, bisnonne e quello che l’istruzione promette, un lavoro onesto, l’autonomia dai maschi di famiglia, la libertà di scegliere un’altra via. Nel libro non mancano anche i successi, sostenuti da metodi didattici che bisognerebbe usare anche con studenti che non sono gli “spostati” di quartieri napoletani.
marussia pastacaldi
CIPAT
Direttore Cipat
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15 November 2012
Stay@School at the Future of Education Conference
The Stay@School projet will be presented at the third edition of the “Future of Education” international conference, held in Florence, Italy, on 13 - 14 June 2013. Over 250 participants from all over the world will attend the conference. The conference participants belong to the sectors of higher education, school education, vocational education and training as well as adult education, therefore representing all of the target groups of the Stay@School project.
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