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Il Minore di Fronte all'Insuccesso Scolastico
Antonio Bianca
Centro Studi Specialistici – ExDucere
Siracusa
Web Article
Italiano
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Questo articolo analizza la condizione di disagio che vivono gli studenti ancora minorenni che per scelta o per necessità si trovano ad abbandonare la scuola prima del tempo. L’autrice osserva allarmata come il fenomeno del “drop out scolastico” sia ancora oggi, nel terzo millennio, un problema urgente in Italia e soprattutto nelle regioni meridionali. Si analizzano le cause di tale fenomeno e il ruolo essenziale che la famiglia, in particolar modo, riveste nel rapporto tra il bambino e l’istituzione scolastica. A tal proposito l’autrice mette in luce le due diverse rappresentazioni che i genitori maturano riguardo la scuola e i ragazzi in difficoltà: nel primo caso il mondo scolastico è visto come un luogo estraneo, se non addirittura ostile rispetto ai valori e alla cultura che si ritengono educativi all’interno della famiglia; nel secondo caso prevale la logica della colpevolizzazione dello studente, considerato un “fallito”, e della famiglia stessa. Ciò innesca un circolo ansiogeno che impedisce al bambino in difficoltà di risollevarsi. Per quanto riguarda gli strumenti a disposizione della società per arginare questo problema, l’autrice sottolinea l’importanza di offrire aiuto alle famiglie colpite, in modo da ripristinare i codici affettivi ed educativi rimasti latenti. Anche la scuola gioca la sua parte: gli insegnanti non devono manifestare aspirazioni sempre più elevate nei confronti degli allievi, ma comprenderne le abilità e i limiti, permettendo loro di esprimere se stessi.
Il presente articolo tratta con estrema delicatezza e apprensione il tema del “drop out scolastico” dal punto di vista dei ragazzi e delle famiglie coinvolte in questa drammatica condizione. Il profilo psicologico e introspettivo degli studenti minorenni che decidono o sono costretti ad abbandonare gli studi viene tracciato in maniera attenta e rende bene l’idea del disagio che questi soffrono e che si protrae sulle loro famiglie. Interessante è l’analisi che l’autrice conduce riguardo al rapporto triangolare tra le famiglie, i ragazzi e la scuola. A tal proposito, l’idea di un antagonismo tra questi attori è sicuramente un fattore esplicativo importante per giustificare la scarsa complicità che esiste tra i giovani e il mondo scolastico e quindi un’eventuale scelta di abbandonare precocemente gli studi. Infine, la dimensione interiore del minorenne deve, secondo il parere dell’autrice, essere tutelata sia dalla famiglia che dagli insegnanti: il bambino non deve essere punito per i suoi limiti, ma compreso nelle sue abilità, che deve coltivare anche con l’appoggio esterno di una figura esperta (come l’insegnante ad esempio). Le prospettive di analisi del problema dell’abbandono scolastico fornite dall’autrice del presente articolo consentono di avvicinarsi al cuore della questione: il bambino a rischio di “drop out” deve rimanere al centro dell’analisi ed il mondo che lo circonda, ovvero la famiglia soprattutto, necessitano di un sostegno primario. La scuola ha un ruolo attivo nell’interpretare i comportamenti e i bisogni degli allievi per mettere in atto azioni didattiche mirate.
Sara Ciabattini
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Project Assistant
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4 mars 2013
Lancement du Module 5 “Soutien externe et coopération”
Au cours du mois de mars 2013, les partenaires forment les enseignants impliqués dans le projet au Module 5 "Soutien externe et coopération". Le module examine les ressources et soutiens externes pour les enseignants et élèves pour les aider à prévenir le décrochage scolaire.
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