Benvenuti nel primo modulo del nostro corso di aggiornamento. Lo scopo del modulo è quello di aiutare gli insegnanti e gli operatori del settore a identificare i giovani a rischio di abbandono del sistema di istruzione e formazione, sia nel periodo dell’obbligo scolastico che nel completamento del corso di studio scelto.
Il modulo si basa su un piccolo numero di casi di studio, visti attraverso interviste con giovani, genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, rappresentanti dell’amministrazione e della politica scolastica, e sulle approfondite ricerche dei partner del progetto, che hanno portato alla stesura dei singoli rapporti nazionali.
Appare chiaro che non si ha mai un unico motivo o un singolo fattore di rischio che possa essere usato per predire con precisione se uno studente lascerà l’istruzione o la formazione, spesso i motivi sono molteplici e complessi.
E’ chiaro piuttosto che più precoce è l’identificazione, maggiori sono le possibilità di risolvere il problema e offrire allo studente le migliori opportunità di successo scolastico.
Nel modulo i fattori di rischio che possono portare ad un abbandono precoce sono stati divisi in quattro capitoli: fattori educativi, personali, familiari e sociali.
Il modulo intende preparare lo scenario per i quattro moduli che seguono:
Modulo 2. La comunicazione
Modulo 3. I metodi didattici
Modulo 4. La valutazione
Modulo 5. La cooperazione e i supporti esterni
Capitolo 1. I fattori educativi
Qualità dell’insegnamento e della leadership
Uno dei fattori che più influenza l’interesse degli studenti per l’istruzione e la formazione e che li trattiene nel percorso scolastico è la qualità dell’insegnamento. Un insegnamento di scarsa qualità e demotivante può portare a comportamenti scorretti in classe che possono a loro volta generare abbandoni e fallimenti scolastici.
L’insegnamento che manca di qualità e produce noia, qualunque ne sia il motivo, deve essere identificato e corretto, o con corsi di aggiornamento efficaci o con migliori risorse o con forti sistemi di supporto alla gestione delle attività didattiche.
Anche l’uso esteso e prolungato di supplenti può avere un effetto fortemente negativo, specialmente quando la loro preparazione è carente e viene meno il rapporto che gli studenti avevano con l’insegnante titolare.
Una leadership educativa di alta qualità è essenziale per garantire che le politiche educative a livelli nazionali, regionali e locali non siano troppo rigide, non manchino di flessibilità e di visione globale. ((Cfr. anche Modulo 3)
Stili diversi di apprendimento
E’ importante differenziare i metodi di insegnamento per andare incontro ai diversi stili di apprendimento di ciascun studente. Quando gli insegnanti mostrano agli studenti che ci sono diversi modi di apprendere, gli studenti stessi trovano modi nuovi e più creativi di risolvere i problemi, di avere successo e divenire “lifelong learners”, soggetti capaci di apprendere per tutto il corso della vita.
E’ ampiamente dimostrato che ciascuno di noi impara in modo diverso, ci sono quelli che apprendono con la visualizzazione (visual learners),ed amano quindi i diagrammi e rispondono bene ai grafici, alle mappe ecc, ci sono poi quelli che rispondono meglio agli stimoli uditivi di qualunque genere, non solo musicali o i kinestetici che hanno necessità di essere anche fisicamente impegnati per implementare il loro apprendimento. Informazioni sui diversi stili di apprendimento sono reperibili sul sito:
http://www.thomasarmstrong.com/multiple_intelligences.htm
Per queste tematiche si veda anche il modulo 3.
Clima educativo
E’ importante creare la giusta atmosfera educativa per permettere allo studente di continuare il suo percorso scolastico. Sebbene alcuni fattori negativi siano di difficile soluzione in mancanza di fondi, come per esempio l’inadeguatezza degli edifici e l’assenza di laboratori o strumenti, tuttavia gli insegnanti possono fare molto nel creare il giusto ambiente all’interno della classe. E’ importante realizzare un’atmosfera che dia il maggior numero possibile di stimoli e opportunità per apprendere e crei una buona relazione di lavoro tra studente e insegnante. Lo studente deve sentirsi tranquillo e seguito con partecipazione. Le attività che contraddicono questo tipo di stato d’animo non possono essere accettate. Lo studente non deve essere ridicolizzato, costretto, obbligato, punito, messo a tacere, sgridato in continuazione, corrotto o infastidito. I punti chiave per realizzare un buon ambiente di apprendimento sono:
- la motivazione raggiunge livelli ottimali quando la coercizione è minima e altissimo è il livello del clima di fiducia e partecipazione
- le relazioni involontarie diventano volontarie quando lo studente è dove desidera essere e l’apprendimento è promosso da questo tipo di ambiente.
Per un articolo interessante sull’argomento, pubblicato sulla Teacher.net Gazette vedere
http://teachers.net/gazette/DEC01/marshall.html.
Valutazione
La valutazione di ogni singolo studente è essenziale per stabilire quale livello abbia raggiunto nel percorso formativo, quale debba essere la sua meta e come raggiungerla. Nel Regno Unito è stata creata la AFL (Assessment for Learning,) che è uno strumento realizzato per le scuole e utilizzato in termini di valutazione e programmazione di interventi. Le pratiche AFL, come la definizione del target, l’autovalutazione, la valutazione tra pari sono state adottate da molte scuole britanniche. Rappresentano anche uno degli aspetti che possono fare una grande differenza nei risultati raggiunti quando vengono pianificati efficacemente. Per ulteriori informazioni vedere
http://www.teachernet.gov.uk/teachingandlearning/afl/
http://www.qcda.gov.uk/4334.aspx
http://www.qcda.gov.uk/4336.aspx
Comunicazione
E’ necessaria un’efficace comunicazione tra le scuole in modo che i problemi affrontati da insegnanti e studenti negli anni precedenti (insieme alle strategie adottate per risolverli) siano resi noti nel passaggio da una scuola all’altra. E’ anche importante che gli insegnanti della nuova scuola conoscano i livelli di competenza, in particolare in matematica e nella lingua madre, in modo da inserire lo studente nel giusto gruppo di pari e meglio affrontare i punti deboli della preparazione scolastica.
Detto questo, si deve anche aver presente il pericolo contrario. Gli insegnanti possono essere eccessivamente influenzati dai giudizi dei colleghi precedenti, mentre è importante che il nuovo studente sia accolto con mente aperta e gli vengano date buone opportunità di successo nella nuova scuola.
Gli studenti che provengono da zone diverse si dimostrano particolarmente vulnerabili quando cambiano scuola e si trovano in un nuovo ambiente. (Ndt. Nella versione originale del modulo si allude alle famiglie che provengono o abitano in “Social Housing, abitazioni offerte dai comuni ad affitti ridotti).
Ritornando alla comunicazione in generale, una volta identificati i problemi, una strategia che si è dimostrata efficace, è stata quella di instaurare un contatto settimanale con la famiglia. Sebbene incida pesantemente nei tempi di lavoro ha pagato nei risultati, perché sia gli studenti che i genitori sapendo che il contatto avrebbe avuto luogo hanno cercato di ottenere un miglior rapporto di valutazione settimanale.
Scuole speciali
L’incidenza del numero di studenti con speciali necessità educative per problemi di comportamento, emotivi e sociali (BESD (Behaviour, Emotional and Social Difficulties) sta crescendo più velocemente di ogni altra categoria con necessità educative speciali. Il fenomeno coinvolge pesantemente sia le scuole normali che le cosiddette scuole speciali nella gestione dei bisogni di questi studenti ed è cruciale che siano inseriti nella scuola a loro più adatta ed ottengano sempre il giusto supporto. (Ndt. Si tratta di istituzioni del sistema scolastico britannico, che a questo proposito differisce molto da quello italiano, inclusivo per ogni tipo di diversità)
Giovani Traveller
La cultura dei Traveller (Ndt. il paragrafo tratta il tema della comunità dei Traveller, che non trova riscontro nella nostra realtà, anche se per alcuni aspetti queste comunità sono simili a quelle dei Rom) ha un ruolo importante nell’abbandono scolastico. Sebbene i genitori Traveller non siano generalmente ostili all’educazione scolastica dei figli, si nota comunque in loro la paura che vengano persi i valori della comunità e che i ragazzi possano essere esposti alle “immoralità” della società corrente.
I giovani Traveller (Vedere il sito
http://www.literacytrust.org.uk/socialinclusion/Trav.html che può offrire spunti di riflessione) hanno anche il problema della mancanza di continuità dovuta al loro spostarsi sul territorio nazionale. E’ quindi importante che le scuole e le autorità locali si diano strumenti adatti per gestire i bisogni di tali comunità.
A questo proposito una nuova serie di articoli e studi è stata appena pubblicata su come ottenere migliori risultati con questo tipo di studenti. Vedere
http://www.dcsf.co.uk/
In modo analogo, la continuità didattica è un valore ed è più probabile che gli studenti si impegnino se mantengono lo stesso insegnante per un intero anno scolastico. Un uso esteso di supplenti ha effetti molto negativi.
Scelta dei corsi di studio
(Ndt. Il paragrafo tratta il problema della scelta delle materie con le quali costruire il curriculum personale, esigenza tipica della realtà britannica. In Italia il problema riguarda la scelta del tipo di scuola superiore e in questo senso si possono avere simili motivi per fare scelte errate)
- Una scelta sbagliata dei corsi da seguire, sia che si tratti di corsi opzionali durante il periodo dell’obbligo scolastico, o successivamente nella scelta dei corsi post-obbligo, può avere un impatto molto forte sul completamento del corso stesso. Ci possono essere molte ragioni per cui si sceglie un corso “sbagliato”, per esempio- l’impossibilità di scelta (il corso preferito è sovraffollato o non disponibile)
- la distanza dalla scuola – viaggi finanziati possono essere una soluzione
- inadeguatezza dei livelli di base che portano a restare indietro nel lavoro scolastico (per esempio le scarse conoscenze linguistiche di base rendono difficile completare con successo i corsi di psicologia)
- la mancanza di informazioni per studenti e genitori sul curriculum, gli esami e i requisiti del corso
Potenzialità del curriculum
In alcuni paesi, forse nella maggior parte dei paesi, la scelta del curriculum è definita a livello nazionale. Talvolta ciò porta ad una flessibilità molto limitata, particolarmente quando la scuola non rappresenta una priorità politica e ciò può avere un effetto deleterio quando il curriculum standard non è la scelta più adatta a generare entusiasmo e interesse, nonché a trattenere lo studente nel percorso scolastico.
Altri fattori collegati alla realtà scolastica
Le nostre ricerche hanno rilevato anche altri fattori collegati alla realtà scolastica, come
- Il trattamento da parte del personale scolastico – molti studenti intervistati si sono lamentati del modo in cui erano stati trattati dagli insegnanti, soprattutto gli studenti più grandi, dopo i 16 anni, che desideravano essere trattati come adulti e che sentivano come importante la loro relazione con gli insegnanti. Tuttavia alcuni studenti hanno una visione immatura di come un adulto dovrebbe essere trattato e di come un adulto dovrebbe comportarsi
- Sistemi di disciplina scolastica troppo rigidi hanno anche influenzato le decisioni di abbandono; molti studenti intervistati avevano la sensazione che un sistema disciplinare rigido portasse a incoerenze nell’applicazione del sistema stesso da parte degli insegnanti, il che provocava sensazioni di discriminazione e mancanza di correttezza – “ero punito per ogni cosa”
- Troppi esami, test di valutazione e obiettivi irrealistici possono portare lo studente a sentirsi sotto una pressione eccessiva e a disagio
- L’offerta di attività extrascolastiche è stata generalmente apprezzata e ritenuta elemento motivante che ha influito sul restare a scuola
- L’impossibilità di frequentare una classe con un/a amico/a particolare e sentirsi isolato e triste ha avuto un’influenza negativa
- La percezione che la scuola dopo 16 anni sia più adatta a chi ha interessi e doti accademiche piuttosto che a quanti sono attratti dal mondo del lavoro
- La distanza dalla scuola può essere un fattore di esclusione. La scuola lontana può causare assenteismo. Una soluzione potrebbe venire dall’insegnamento a distanza. Vedere il sito http://www.ufa.org.uk/
- C’è una qualche evidenza di una differenza di genere nei tassi di abbandono, in quanto il numero dei maschi che lasciano la scuola è nettamente superiore a quello delle femmine ;.un possibile motivo potrebbe trovarsi nel fatto che la scelta precoce del curriculum non si adatta allo stile di apprendimento dei ragazzi, che non accettano i sistemi di disciplina scolastici e diventano presto “etichettati”.
Capitolo 2. Fattori personali
Frequenza
Comportamento
Un altro fattore indicativo di potenziale abbandono è rappresentato da un continuo comportamento inadeguato, che di solito porta a sanzioni disciplinari. E’ molto importante che la scuola si dia un sistema disciplinare chiaro e coerente, che sia applicato con correttezza, ma anche con comprensione.
Questa è un’area in cui l’aiuto e la guida dovrebbero essere offerti dal personale all’interno della scuola, ma nei casi più gravi dovrebbe essere disponibile un supporto esterno .
Nel Regno Unito funziona il programma “Behavoiur Support Service” e nei casi più gravi l’istituzione delle Pupil Referral Units (PRUs), vedere rispettivamente:
http://www.everychildmatters.gov.uk/ete/behaviour/support/e
http://www.dcsf.gov.uk/exclusions/alternative_provision_policies/pupil_referral_units.cfm
Salute
Qualche volta l’abbandono è dovuto a circostanze che non sono controllabili da parte dello studente come una malattia, i problemi di salute mentale o una lesione di lunga durata.
Il gruppo dei pari
Il potere della pressione esercitata dal gruppo dei pari può essere spesso sottovalutata e il far parte di un gruppo ad “alto rischio” o di una banda giovanile può spesso portare a:
- assenteismo e comportamenti inadeguati,
- uso di sostanze illegali,
- gravidanze e paternità,
- relazioni difficili e scarse con i pari possono anche essere un fattore che ha una sua influenza.
Bullismo
Molti studenti, e spesso proprio i soggetti che hanno delle disabilità, sono oggetto di atti di bullismo. Mentre il controllo è più facile se la disabilità è identificata , altrettanto non può dirsi quando i giovani che subiscono tali atti non hanno alcuna disabilità, Occorre molta attenzione da parte degli insegnanti per identificare i soggetti che subiscono atti di bullismo ed è importante avere creato le condizioni che permettano agli studenti di parlare con confidenza con qualcuno del corpo insegnante o con uno studente che sia stato istruito allo scopo e agisca da tutor. Vedere anche sopra il Capitolo 1, Paragrafo 3 “Clima educativo” . Nella nostra scuola abbiamo un gruppo “Anti-bullying” gestito da uno dei nostri Assistant Head Teachers (Ndt. Figura analoga ai nostri collaboratori dell’Ufficio di Presidenza) con studenti che sono stati preparati a gestire casi di bullismo. Internet offre una grande varietà di siti che trattano il tema e danno consigli su come gestirlo. Un sito che può essere utile è
http://www.teachernet.gov.uk/wholeschool/behaviour/tacklingbullying/bullying/
Nel Regno Unito ci sono anche molte organizzazioni istituite per dare ascolto ed aiuto ai ragazzi come per esempio “Childline”, vedi
http://www.childline.org.uk/Pages/Home.aspx .
Mancanza di autostima
Molti studenti a rischio di abbandono hanno scarsa autostima ed è importante costruire in loro il rispetto verso se stessi in ogni momento possibile. Una soluzione è mettere in atto un sistema di premi e cercare attivamente le occasioni per dare riconoscimenti e lodi, non solo direttamente agli studenti ma anche ai loro genitori. I genitori sono felici di sentir parlare dei successi dei figli e ciò ha un effetto positivo sulla famiglia e sulle relaziono familiari.
Altri fattori personali
Ci sono poi altri fattori personali meno ovvi, spesso collegati ad un scelta sbagliata iniziale, come rilevato dai nostri casi di studio:
- mancanza di interesse o noia che porta a mancanza d’impegno,
- amicizie fatte fuori dalla scuola ( forse con studenti “esclusi” dalla stessa scuola) che portano a comportamenti scorretti in classe e conseguente potenziale abbandono,
- difficoltà a tenere il passo, restando sempre indietro rispetto ai compagni e alle scadenze o ottenendo voti scarsi nelle prove intermedie
- sensazione di irrilevanza dello studio di certe materie ai fini della professione scelta, per esempio un ragazzo intervistato contava le ore per arrivare al momento di entrare nell’esercito e aveva la sensazione che molto poche tra le materie fondamentali potessero essere importanti per la carriera che aveva scelto
- il credere che l’esperienza di lavoro sia più funzionale alle prospettive di una futura carriera dei buoni risultati di un esame scolastico
l’insieme di tempo e impegno che un giovane ha dedicato allo studio – la nostra ricerca indica che gli studenti che hanno lasciato il percorso educativo dopo averne completato una parte significativa, hanno trovato la decisione più difficile perché lasciando l’educazione stavano sprecando il tempo e l’impegno già investito nel percorso
Capitolo 3. La famiglia e la sua influenza
Aspettative
Gli studenti provengono da una grande varietà di ambienti culturali e i loro comportamenti e i risultati scolastici possono dipendere dalla considerazione in cui la famiglia tiene la scuola e i benefici che questa può portare sia ai ragazzi che alla famiglia nel suo insieme. Si pensi per esempio alle famiglie dei Traveller (Ndt V. Cap. 1, Paragrafo 7), a famiglie con bassi livelli scolastici sia dei genitori che dei fratelli/sorelle. Anche le aspettative e i comportamenti sociali possono avere un ruolo determinante, come per esempio le diverse aspettative che in alcuni ambienti o culture si hanno nei confronti delle ragazze.
Molto spesso i genitori non vedono la necessità di una educazione scolastica o non sono semplicemente in grado di gestirla, non si assicurano che i loro figli frequentino ogni giorno e questo può portarli a conflitti con le autorità scolastiche.
Nel Regno Unito questo conflitto è destinato a aumentare dall’ introduzione di nuove regole per rendere obbligatoria la frequenza fino a 17 e poi 18 anni. Per ulteriori informazioni su questo progetto, vedere il sito
http://publications.teachernet.gov.uk/eOrderingDownload/Cm%207065.pdf
Elective Home Education
(Ndt. Il paragrafo tratta il tema dell’educazione scolastica a cui decide di provvedere la famiglia stessa, fenomeno che non riguarda la nostra realtà.)
Nel Regno Unito i genitori/affidatari che non si preoccupano della mancata frequenza dei figli, possono correre seri rischi legali. Ciò può portarli a dichiarare che i ragazzi saranno educati in famiglia, secondo lo schema previsto da l’ Elective Home Education (EHE).
Mentre alcuni genitori sono certamente in grado di offrire un’educazione scolastica a casa, per altri, specialmente nel caso di studenti che sono stati ritirati nell’ultimo anno dell’obbligo, ciò può significare che l’insegnamento fornito sarà scarso. Anche se le autorità locali fanno del loro meglio per monitorare la qualità dell’educazione scolastica data nel contesto familiare, i giovani possono essere fortemente svantaggiati dall’essere stati ritirati da scuola
Necessità o circostanze familiari speciali
L’influenza di altre persone, in particolare dei familiari, non deve essere sottovalutata, sia quando gli studenti decidono di restare a scuola oppure di lasciarla.. Le influenze negative possono nascere da una vasta serie di ragioni.
Può darsi che la famiglia si sia divisa o abbia sofferto un lutto e lo studente viva con un solo genitore o con nessuno dei due o in una posizione di “affidamento” (Il vivere con un solo genitore è una condizione sempre più comune nel Regno Unito). Queste separazioni possono causare problemi e portare all’abbandono se lo studente deve cambiare scuola e comincia il corso ad anno scolastico già iniziato. Si deve però anche dire che qualche volta vivere con un solo genitore/affidatario può avere un effetto stabilizzatore.
In alcuni casi gli studenti provengono da famiglie che hanno lavori stagionali impegnativi come nell’agricoltura o nella pesca. (Ndt. Nella nostra realtà il turismo, per esempio)
Anche la povertà può influire, redditi molto bassi o un gran numero di figli possono portare alla necessità che tutti i membri della famiglia lavorino il prima possibile. In questi contesti può essere giusto ricordare agli studenti che il numero di richieste per lavori non qualificati sta fortemente diminuendo e molti lavori di questo tipo, per esempio nelle miniere, stanno del tutto scomparendo nel Regno Unito.
Anche il luogo dove la famiglia abita può avere il suo peso quando la scuola sia troppo lontana e raggiungerla richieda tempi o costi di trasporto notevoli.
Talvolta gli studenti possono avere anche ruoli genitoriali nei confronti di fratelli e/o sorelle o devono assistere genitori con disabilità o problemi psichici.
Tutti questi tipi di situazioni familiari possono portare ad una mancanza di contatti tra famiglia e scuola o di supporto alle attività scolastiche per le quali la famiglia non prova interesse. I sintomi a cui prestare attenzione sono la mancata presenza agli incontri prefissati per le famiglie e il loro sottrarsi ai contatti che vengono sollecitati.
L’immigrazione
Le famiglie si spostano in Europa sia per motivi economici che per sfuggire a situazioni di persecuzione politica, e far fronte alle necessità dei ragazzi immigrati sia nel momento dell’iscrizione che nella loro permanenza a scuola può creare molti problemi e barriere che devono essere superate. In Europa da una nazione all’altra il problema ha maggiore o minore rilevanza ma è presente ovunque e i bisogni di ogni ragazzo immigrato devono essere considerati, previsti e affrontati, se a questi ragazzi si deve garantire un successo scolastico. Si hanno molte ricerche sull’argomento, come quella, interessante, sul sito
http://www.pjb.co.uk/npl/bp17.htm
Capitolo 4. La comunità e i fattori sociali
Ambiente socioeconomico
Comportamento antisociali
I comportamenti antisociali sono spesso collegati con il basso livello socioeconomico di un’area. Con modelli genitoriali e sociali di basso livello è molto facile per un giovane aggregarsi alle “persone sbagliate” o aderire alla cultura delle bande giovanili. Ciò può portare a denunce per crimini e una volta iniziato questo percorso è molto difficile uscire da questo terreno scivoloso. Per questo motivo i tribunali e le autorità danno così tanta enfasi alla prevenzione di ulteriori crimini, una volta che è stato commesso il primo. (Ndt. Possiamo fare la stessa affermazione per la realtà italiana?)
Cultura del lavoro
Ugualmente, se la regola, in un’area geografica o all’interno di una comunità, è quella di cominciare a guadagnare il prima possibile, allora la scuola viene privata del suo valore e gli studenti preferiscono passare un alto numero di ore fuori dalla scuola e guadagnare qualcosa lasciando poco spazio al lavoro scolastico. Questi giovani con grande probabilità preferiranno lasciare la scuola il prima possibile e spesso finiscono per accettare un lavoro non qualificato, mal pagato e con nessuna prospettiva che limiterà la loro capacità di reddito per il resto della vita.
Priorità politiche e valutazione da parte dei mezzi di comunicazione
Se l’educazione ha scarso valore nelle priorità politiche e i media sono molto critici nei confronti della qualità offerta dall’educazione scolastica, ciò può avere un ruolo importante nel minarne la percezione del valore della scuola e nel produrre abbandoni. Un esempio efficace nel Regno Unito sono gli articoli di ogni anno sugli esami per conseguire GCSE e A-level (Ndt. Esami finali del percorso obbligatorio, A-Level è la valutazione massima che si può ottenere nelle singole discipline) che segnalano come gli esami diventino sempre più facili, o gli articoli sulla stampa locale che critica i risultati degli esami di una scuola rispetto all’andamento nazionale (Ndt. Nel Regno Unito le prove sono valutate a livello centrale). Gli articoli non contestualizzano le abilità degli studenti all’inizio della loro carriera scolastica e squalificano le scuole a livello locale.
Capitolo 5. Dopo l’identificazione